Melannurca e Capelli: le proprietà del mela annurca complex

melannurca capelli

Melannurca – Capelli: ecco la storia del nutraceutico più efficace per contrastare la caduta dei capelli.
Grazie alle procianidine, e altri componenti, contenute nel frutto è ritenuta proprio la “regina delle mele” per la sua preziosa funzione antiossidante.
Nell’approfondimento di oggi affronteremo le proprietà dell’estratto secco della melannurca, ideale per mantenere capelli forti e sani.

In questo articolo troverete:

Melannurca: dalle origini al benessere dei capelli

La Melannurca Campana è una pregiata varietà di mela tipica della regione Campania, conosciuta già da tempi antichissimi, infatti, alcuni dipinti raffiguranti questo frutto sono stati rinvenuti negli scavi di Pompei e di Ercolano, città sepolte.

Nel marzo 2006, la denominazione “Melannurca Campana” è stata riconosciuta a livello europeo quale Indicazione Geografica Protetta (IGP).
La zona di produzione definita nel Disciplinare comprende 137 comuni appartenenti alle cinque province campane, con una netta prevalenza di quelli ricadenti nelle aree dell’agro napoletano, beneventano e casertano da sempre maggiormente vocate per le peculiari caratteristiche pedoclimatiche.

La Melannurca Campana IGP presenta una composizione nutritiva unica, dato l’alto contenuto in vitamine B1, B2, PP e C e minerali come potassio, ferro, fosforo e manganese. Inoltre, è ricca di fibre, regola le funzioni intestinali, è diuretica, particolarmente adatta ai bambini ed agli anziani, è indicata spesso nelle diete ai malati e in particolare ai diabetici.
Non solo: grazie alla sua composizione la melannurca risulta essere un valido integratore per contrastare la caduta dei capelli, aiutandoli a crescere vigorosi.

“La ‘Melannurca Campana’ è riconosciuta a livello europeo con l’indicazione iGP”.


Le procianidine: i polifenoli della melannurca amici dei capelli

La Melannurca viene raccolta acerba e fatta maturare su caratteristi graticci di paglia chiamati melai.
Questa maturazione “a terra” è possibile grazie all’elevato contenuto polifenolico della mela.
I polifenoli, infatti, sono degli antiparassitari naturali che i vegetali producono per proteggersi dagli attacchi esterni.

Questi presupposti hanno reso la Melannurca Campana IGP oggetto di studio da parte dei ricercatori del Dipartimento di Farmacia dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, i quali hanno approfondito gli effetti benefici dei frutti sulle dinamiche appena illustrate.
 I ricercatori dell’Ateneo Napoletano, hanno messo a punto un particolare estratto, ricco in procianidine, peculiari polifenoli dell’ Annurca, e ne hanno progressivamente approfondito gli effetti sull’uomo in seguito alla formulazione di un nutraceutico.

Studi clinici su una popolazione di 250 soggetti moderatamente ipercolesterolemici (214-254 mg/dl), tra i 18 e gli 83 anni, hanno dimostrato che dopo 60 giorni di assunzione di due capsule al giorno contenenti 500 mg di estratto procianidinico, il colesterolo totale era diminuito in media del 25% e le LDL del 37%, ma il dato più interessante è stato l’aumento del 45% delle HDL, il colesterolo buono.

Salute e bellezza mai come prima sono andati a braccetto.
Si da il caso che i pregi della Mela Annurca non finiscono qui, infatti.
I ricercatori hanno raccolto molte testimonianze di persone che, dopo l’assunzione per 60 giorni della melannurca, affermavano di notare un notevole miglioramento della salute dei capelli.
In seguito ad alcuni studi in vitro dall’esito interessante, è nata così l’esigenza di approfondire questo aspetto clinicamente, con un trial mirato all’osservazione tricologica.


Gli studi sull’alopecia: la melannurca si conferma alleata dei capelli

Per cui è stato progettato uno studio clinico su 250 soggetti affetti da alopecia di vario grado, di cui 116 uomini e 134 donne, di età compresa tra 30 e 83 anni, a cui sono stati somministrate 2 capsule al giorno per 2 mesi del formulato nutraceutico in capsule acido resistenti per preservare interamente la porzione procianidinica.
La condizione dei capelli dei pazienti è stata monitorata con osservazioni mirate a 30 e a 60 giorni rispetto all’assunzione della melannurca.
Dai dati raccolti è emerso un incremento medio del numero di capelli, del 50% dopo soli 30 giorni e del 110% dopo 60 giorni, incremento del numero di capelli (+ 8.9 capelli/cm2 dopo 30 giorni e + 19.4 capelli/cm2 dopo 60 giorni), e del contenuto di cheratina, tra i costituenti principali del capello (+ 18.4% dopo 30 giorni + 35.7% dopo 60 giorni).


La linea nutraceutica per capelli del Dipartimento di Farmacia dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”

Questo percorso scientifico così rigoroso ha permesso la commercializzazione di integratori alimentari quali AnnurMets hair, AnnurMets hdl+ e AnnurRed, validi per la terapia delle dislipidemie e per il mantenimento del buono stato di salute dei capelli.
Anche la qualità dei prodotti della linea AnnurMets a base di estratti procianidinici da Melannurca Campana IGP, AnnurComplex® e AnnurtriComplex® viene curata dai laboratori NutraPharmaLabs del Dipartimento di Farmacia dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”.


I benefici della melannurca in sintesi: si parla di capelli e non solo

Quando si tratta della melannurca, dire che “una mela al giorno toglie il medico di torno” sembra tutto fuorché un modo di dire popolare.
È assolutamente vero che questo frutto permette di mantenere l’organismo in equilibrio sostenendo le funzioni vitali.
Qui l’elenco completo di tutte le azioni benefiche di questo prezioso tesoro Made in Italy:


Altre curiosità sulla melannurca

La melannurca è un frutto “annuale”.
Gli unici mesi in cui non è possibile trovarla, infatti, sono settembre e ottobre; dopodiché è disponibile fino all’estate.
Rispetto alle altre tipologie di mela, è leggermente più costosa per via delle speciali proprietà ma anche di un processo di arrossamento più delicato.

L’ultima curiosità riguarda le origini del nome, che deriva dall’antica Roma.
Lo scrittore, e grande osservatore della natura, Plinio la soprannominò “Mala Orcula” per la provenienza da Pozzuoli, considerata all’epoca sede degli inferi.

Siccome veniva prodotta “intorno all’Orco” (gli inferi, appunto), il nome di partenza “orcola” si è poi trasformato in “anorcola” e “annorcola”, giungendo al 1876 con il nome “Annurca” , denominazione che compare ufficialmente nel Manuale di Arboricoltura.

“Plinio la soprannominò ‘Mala Orcula’, ovvero la mela degli inferi”.


Desideri migliorare il tuo benessere, introducendo la melannurca nelle tue abitudini quotidiane?
I nutraceutici AnnurMets hair, AnnurMets hdl+ e AnnurRed sono disponibili in tutte le farmacie.





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