Questa Guida si occupa di Cistite dalla A alla Z.
Grazie ai contributi dei nostri analisti e farmacisti abbiamo provato a consolidare l’esperienza degli ultimi anni sul campo, raccogliendo in modo organico le evidenze e provando a spiegare i sintomi della cistite, come e perchè insorge, in quali soggetti e come trovarvi rimedio, cosa utilizzare per ottenere un sollievo immediato, cosa fa effetto e cosa no (cistite e tachipirina? cistite e antibiotici? cistite e monuril? cistite e ciproxin? cistite farmaci? C’è persino chi parla di cistite bicarbonato).
Di certo esistono e sono cruciali alcuni corrette abitudini per prevenire la cistite o in caso di sintomatologia acuta alcuni consigli su cosa usare per calmare velocemente l’infiammazione, ad esempio integratori al cranberry o dmannosio che possono rivelarsi efficaci (come il Dimacyst).
Questo articolo è pensato come un’enciclopedia della cistite, e al momento si divide in 3 parti:
Il Protocollo ZeroCistite è una metodologia di trattamento dei disturbi legati alla Cistite sviluppata da Farcomed che consiste nel combinare prevenzione, trattamento sintomatico dell’infiammazione e riequilibrio in 15 giorni.
La cistite è un’infezione che interessa maggiormente le donne a causa della loro anatomia, ovvero per la vicinanza dell’uretra alle mucose vaginali e all’intestino. Infatti, è più facile che i batteri dall’apparato intestinale e genitale migrino fino all’uretra, che nelle donne misura solo 3 centimetri.
Nell’uomo, invece, (benchè più difficile in quanto l’uretra è lunga 13-14 centimetri ed è protetta dai succhi prostatici acidi che svolgono funzione antibatterica), non è comunque infrequente che possa insorgere.
A prescindere dalle ragioni “meccaniche”, le cause più comuni che provocano la cistite nelle donne (e in parte anche nell’uomo) sono le seguenti:
La cistite può veramente ostacolare la vita quotidiana, impedendo di svolgere anche azioni relativamente banali. Vediamo quali i sintomi principali che contraddistinguono la cistite:
Tutti questi sintomi possono manifestarsi nelle moltissime tipologie di cistite come quella post-coitale (da luna di miele), quella interstiziale (da una prospettiva cronica), quella emorragica ecc.
Per fare una cura adeguata, però, è necessario saper riconoscere la tipologia di cistite. Bisogna non essere superficiali, può accadere che la cistite sia inizialmente senza sintomi oppure che possa essere confusa con altre patologie! Chiaramente, per avere una diagnosi corretta, bisogna affidarsi all’urinocoltura ma è altrettanto importante conoscere le varie tipologie per adottare comportamenti corretti.
Vediamo ora quali sono e le particolari caratteristiche.
“Si stima che circa una donna su due, almeno una volta nella vita,
abbia sofferto di cistite”
“Ne sono affette circa 4 donne per ogni uomo”
La cistite da “luna di miele” è un modo colloquiale di riferirsi alla cistite post-coitale, ovvero quando i sintomi si manifestano subito dopo un rapporto sessuale. Per prevenire questa condizione bisogna attuare delle piccole accortezze:
Molte donne presentano questo problema prima delle mestruazioni a causa degli sbalzi ormonali. Questo perché i livelli di estrogeno e di progesterone scendono rapidamente 24/48 ore prima delle mestruazioni. Proprio il calo degli estrogeni, i quali hanno funzioni antinfiammatorie, renderebbe le donne più vulnerabili alle infezioni dell’apparato genitale. Infatti, questo spiegherebbe anche perché la cistite è più frequente per le donne in menopausa, quando il corpo registra un netto calo dei livelli di estrogeni.
“Le cause della cistite interstiziale sono ancora sconosciute”
La cistite interstiziale o sindrome della vescica dolorosa, è una patologia diversa dalla cistite generica in quanto non è batterica. Si manifesta come condizione cronica del tratto urinario caratterizzata da dolore e disagio nella vescica e nell’area pelvica. Viene diagnosticata mediante cistoscopia e biopsia e presenta ulteriori caratteristiche rispetto alla cistite batterica:
Le cause precise della cistite interstiziale non sono ancora pienamente chiare. Sono state avanzate diverse teorie, ma non esiste ancora una spiegazione definitiva. Una delle ipotesi più accreditate è che la CI sia associata a un indebolimento progressivo del rivestimento delle pareti della vescica che svolgono un ruolo cruciale nel sostegno e nella protezione della vescica. Questo indebolimento potrebbe rendere le pareti vescicali più vulnerabili all’aggressione da parte di sostanze irritanti presenti nelle urine, innescando così un processo infiammatorio.
Sapevi che la cistite può essere collegata allo stress? Lo stress può peggiorare i sintomi di una cistite esistente o predisporre una persona a svilupparli a causa di una risposta fisica ad esso.
Ecco come lo stress può influenzare la cistite:
La cistite emorragica è un’infiammazione della vescica che compromette i capillari della sottomucosa vescicale, comportando l’insorgenza di ematuria (sangue nelle urine). Le cause possono essere molteplici: batterica, micotica (meno comune) o virale. In base alla quantità di sangue viene valutata la gravità:
La cistite cistica è una tipologia di cistite che presenta vescicole a contenuto liquido lungo la parete vescicale. Queste lesioni, presenti soprattutto in menopausa, sono la principale causa di infezioni urinarie.
Le donne in dolce attesa sono ancora più soggette a questa condizione a causa di vari fattori dipendenti dalla gravidanza:
“I cambiamenti ormonali possono alterare la flora batterica e il microbiota intestinale”.
Riconoscere un’infezione urinaria nei neonati non è facile, la sintomatologia può essere varia quindi bisogna stare molto attenti e osservare:
Nei bambini più grandi invece è più facile che si verifichino disturbi della minzione facilmente individuabili.Per la gestione di queste casistiche è necessario rivolgersi ad un medico specializzato.
“Per gli uomini è raro soffrire di cistite: le secrezioni della prostata hanno un’azione antibatterica”.
Decisamente meno comune della cistite nelle donne, questa infiammazione della vescica può colpire anche gli uomini. La sintomatologia è la stessa e l’insorgenza della problematica è molto più rara in quanto la lunghezza dell’uretra (13-14 cm) ostacola l’ingresso dei batteri insieme alle secrezioni della prostata, le quali hanno un’azione antibatterica. La prostata in condizioni ottimali, dunque, contribuisce all’eliminazione dei batteri dalle pareti uretrali ma, se compromessa può far insorgere l’infezione: l’ingrossamento della ghiandola prostatica crea un’ostruzione durante la minzione, determinando uno svuotamento incompleto della vescica. In questo modo viene favorita la proliferazione dei batteri che, a sua volta, comporta l’insorgenza della cistite.
I rimedi per la cistite sono di due tipi: rimedi da sollievo immediato, ovvero cose che possono alleviare il dolore nel breve-medio periodo (spesso con risultati blandi o anche non ripetibili) e rimedi di lungo periodo che riguardano la prevenzione e il trattamento a lungo raggio dei malesseri collegati alla cistite. In questa sezione trovate un elenco di rimedi con effetto immediato insieme ad una lista di buone pratiche per prevenzione e cura.
Prima di addentrarci negli specifici rimedi per la cistite, che sono molteplici e naturalmente hanno effetto in tempi diversi, ecco una lista di consigli pratici per ottenere un sollievo immediato in caso di infiammazione critica da cistite:
Assumere farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS): I più efficaci (e famosi) sono la Tachipirina, ovvero il paracetamolo, oppure l’Ibuprofene. È quasi superfluo ricordare che per i casi di infiammazione acuta, è bene consultare un medico per maggiori informazioni su quali FANS assumere per ridurre il dolore. Detto ciò, in casi estremi un antinfiammatorio può aiutare.
Fare il bagno caldo può alleviare parzialmente il dolore e il disagio. L’acqua calda ha il potere di rilassare i muscoli e a ridurre l’infiammazione. Attenzione però, questo è un rimedio momentaneo, non risolutivo.
Utilizzare borse d’acqua calda si è rivelato per molti e molte un rimedio efficace alla cistite con effetto immediato; l’idea è applicare un cuscino termico caldo sulla zona addominale, che dovrebbe aiutare ad alleviare il dolore e favorire il rilassamento dei muscoli.
Riposo: Riposa e permetti al tuo corpo di guarire. Evita sforzi eccessivi che potrebbero aumentare il dolore.
Consultare un medico specialista: Spesso resta il consiglio più banale ma anche il migliore per affrontare la cistite con un trattamento appropriato.
Una donna su due ha sofferto di cistite almeno una volta nella sua vita. Quando questo fastidio si presenta è veramente difficile gestirlo a lavoro, a scuola, all’università ma anche semplicemente mentre si è in giro per una passeggiata o per fare delle commissioni. Esistono varie tipologie di cistite: batterica, abatterica, cronica e quella recidivante per Escherichia Coli. Infatti, ogni donna può raccontare una storia e una testimonianza diversa sulla sua esperienza con la cistite.
Dunque, la cistite è una condizione con tante sfumature e non sempre la sua diagnosi risulta semplice: ad esempio, la cistite interstiziale è una sindrome di cui non si conoscono ancora perfettamente le cause. Inoltre, utilizzare gli antibiotici per lungo periodo per combattere la cistite può essere stressante per la salute del proprio corpo, oltre a far insorgere altre infezioni come la candida.
Dimacyst, infatti, è stato pensato e formulato per essere una soluzione 2 in 1 per alleviare i sintomi della cistite ma anche per prevenirla.
Cranberry: il Vaccinium macrocarpon è un arbusto proveniente dal Nord America che produce bacche acidule molto simili ai nostri mirtilli rossi. Il cranberry ha grandi proprietà curative, infatti in passato veniva utilizzato dagli indiani d’America per curare le ferite, le infezioni urinarie e lo scorbuto. Le bacche di questo arbusto hanno una funzione antibatterica: rendono antiadesive le pareti delle mucose inibendo l’adesione su queste dei batteri patogeni, tra i quali proprio l’Escherichia Coli, il principale responsabile delle infezioni urinarie.
“Pillola nera o pillola rossa? Perché scegliere se puoi prenderle entrambe?”
D-Mannosio: questo monosaccaride, ovvero costituito da una sola molecola di zucchero, può essere estratto dalla betulla o dal larice. La sua funzione è quella di attraversare il nostro corpo, il quale non è capace di assorbire il D-mannosio, e legarsi alle ciglia peritriche (ovvero i filamenti presenti sulla superficie del batterio) dell’Escherichia Coli, impedendo l’adesione di quest’ultimo alle pareti della vescica e dell’uretra e garantendone l’espulsione durante la minzione.
Lactobacillus rhamnosus: un batterio probiotico (i batteri “buoni” in grado di avere un potenziale effetto di protezione per l’organismo ospitante – in questo caso il nostro apparato digerente) la cui zona d’azione principale è l’intestino crasso (la parte finale dell’intestino), all’interno del quale agisce rendendo inospitale l’ambiente per i batteri patogeni (i “cattivi”), responsabili di coliti e cistiti.
Prima di addentrarci negli specifici rimedi per la cistite, che sono molteplici e naturalmente hanno effetto in tempi diversi, ecco una lista di consigli pratici per ottenere un sollievo immediato in caso di infiammazione critica da cistite:
L’unico modo per capire se effettivamente si ha la cistite è fare l’urinocoltura quando insorgono i sintomi. L’esame consiste nel prelevare un campione di urina per analizzare i batteri contenuti in essa. In questo modo, oltre alla diagnosi, si capirà anche qual è la cura giusta in base al tipo di infezione.
Il miglior metodo per curare la cistite naturalmente è assumere tanti liquidi come acqua e tisane oppure integratori al cranberry e D-mannosio come Dymacist. Questi rimedi fungono da traino per i batteri contenuti nella vescica, i quali vengono poi espulsi dall’uretra durante la minzione.
Un senso di pesantezza al basso ventre e fastidi durante la minzione sono le prime avvisaglie dell’inizio di un’infezione urinaria.
Bevendo molti liquidi come acqua e tisane: bisogna risciacquare uretra e vescica molte volte per garantire il deflusso dei batteri.
Cistite e uretrite sono due infezioni diverse, la differenza sta nel fatto che la seconda interessa unicamente l’uretra mentre la prima interessa la vescica. L’ureterite, invece, è un’infezione di tutt’altra entità: è l’infiammazione di uno dei due ureteri, ovvero i condotti muscolari che collegano i reni alla vescica. I suoi sintomi sono:
L’infezione potrebbe cronicizzarsi oppure arrivare ai reni.
Evitare durante il periodo di guarigione è la soluzione migliore per non alterare la flora batterica vaginale. Inoltre, consumare un rapporto sessuale può provocare ancora più dolore di quelli già esistenti a causa dell’infezione.
La candida presenta dei sintomi diversi da quelli della cistite:
Integratori come Dimacyst al cranberry e D-mannosio possono comunque essere utili per prevenire e curare naturalmente la candida.
Il rimedio più rapido per alleviare il dolore è l’utilizzo di paracetamolo o ibuprofene. Inoltre, in casi gravi, è utile farsi prescrivere un antibiotico specifico dal proprio medico.
La tisana alla camomilla o il succo di mirtillo rigorosamente senza zuccheri sono ottime alleate per placare il bruciore.
Di solito, in casi non gravi, l’infezione può durare una settimana. Bisogna stare attenti a curare e prevenire attraverso l’utilizzo di integratori al cranberry e D-mannosio, altrimenti c’è il rischio che possa diventare una condizione cronica.
Quando si ha la cistite è bene alternare i lavaggi con il detergente a lavaggi con semplice acqua. In commercio esistono tanti detergenti a base di salvia e D-mannosio creati appositamente in caso di infezioni urinarie.
Le cause principali sono mancata igiene pre e post rapporto sessuale oppure un rapporto consumato in condizioni di bassa lubrificazione vaginale. Una lubrificazione insufficiente può causare microlesioni nelle pareti vaginali che possono portare a loro volta i batteri verso la vescica. Quindi, per evitare che si presenti la famosa cistite post-coitale, bisogna stare attenti all’igiene personale e utilizzare un lubrificante apposito per consumare il rapporto in tranquillità.
La migliore posizione per un sollievo immediato è accovacciarsi con i piedi per terra e le gambe divaricate, poggiando le braccia sulle ginocchia. Di notte, invece, è importante assumere posizioni che non gravino sulla zona pelvica. La migliore posizione è quella fetale.
Se il dolore si è propagato fino alla zona renale è probabile che stia diventando ureterite.
La prima è un’infezione batterica causata da stress, Escherichia coli e particolari condizioni fisiologiche. La seconda, invece, è una condizione cronica della quale non si conoscono ancora bene le cause. A lungo andare potrebbe causare anche disturbi come ansia e depressione a causa della sua continua insorgenza.
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