Come dimagrire i fianchi

L’attività fisica è, come sempre, l’alleato numero uno per ridefinire la figura e ristabilire le proporzioni.
Anche in questo caso, se si desidera scoprire come snellire i fianchi, esistono esercizi ad hoc da fare (a casa, in un parco o in palestra).

Vediamo insieme quali sono:

• sedia, 3 serie da 30 secondi
• affondi laterali, 4 serie da 8 ripetizioni per gamba
• elevazione a gamba tesa, 4 serie da 16 ripetizioni per gamba
• elevazione laterale, 4 serie da 16 ripetizioni per gamba
• ponte, 4 serie da 12 ripetizioni
• affondi + squat: 4 serie da 8 ripetizioni

Questo workout, da ripetere almeno due volte a settimana, è un vero toccasana per lavorare sulla “zona critica”.
I fianchi risulteranno meno arrotondati, più tonici e la figura nel complesso armoniosa e bilanciata.
Non occorrono pesi, che risulterebbero inutili se non addirittura controproducenti.

Se abbinato a una camminata (se possibile quotidiana e di almeno venti minuti, alternando terreno pianeggiante a salite) i risultati saranno visibili in pochissimo tempo.
Anche gli allenamenti in acqua fanno bene, in quanto agiscono direttamente sulla circolazione sanguigna migliorandola e sul sistema linfatico, diminuendo eventuali edemi e ritenzione.

Sconsigliati, invece, gli sport di potenza come la corsa veloce o “da sella” come il ciclismo e lo spinning.

Certamente una biciclettata in campagna o in città non comporta alcun effetto; occorre sempre il buonsenso e valutare la situazione.

Anche l’alimentazione gioca un ruolo chiave se si tratta di come affinare i fianchi.
Per aiutare l’organismo a eliminare tossine e scorie del metabolismo, oltre allo sport, ci si può aiutare mangiando e bevendo correttamente.

Come fare, quindi?
Ecco i “dos and dont’s” a tavola per dimagrire efficacemente i fianchi.

NO a:

• bevande alcoliche
• caffè e bevande contenenti caffeina o sostanze sostanze simili
• abuso di sale
• abuso di zucchero
• cibi particolarmente elaborati
• latticini in abbondanza
• prodotti insaccati in grande quantità

SÌ a:

• consumare sali minerali e vitamine antiossidanti per contrastare i radicali liberi
• assumere la corretta quantità di acqua per favorire il corretto ricambio dei liquidi e mantenere una buona idratazione. Non è necessario arrivare a due litri; occorre ascoltare le proprie esigenze, eventualmente introducendo cibi ricchi di acqua (come uva e anguria)
• tisane ed estratti naturali senza zucchero. Piante come il tarassaco e la betulla sono consigliati
• cibi verdi che favoriscono la diuresi, quindi lo smaltimento di liquidi in eccesso

Al di là di questi “easy tips” una soluzione efficace a 360 gradi è la dieta chetogenica.
Consigliata in moltissimi casi, anche questa situazione può beneficiare dell’approccio “low carbs”.

Farcomed a questo proposito ha creato il “Metodo Dima”, certificato e sicuro.
A ridotto apporto di carboidrati, aiuta in breve tempo (21 giorni) a ridurre un’elevata assunzione di zuccheri, ridurre il peso e mantenere alta l’energia complessiva.

Per scoprire cosa è e come funziona, la dieta chetogenica dei 21 giorni, approfondimento con la collaborazione dell’Università Federico II di Napoli.

Se si sceglie di intraprendere questo tipo di dieta, sottolineiamo l’importanza di affidarsi a una figura professionale competente.

Negli ultimi tempi si sta diffondendo una consapevolezza sempre maggiore rispetto alla bodyshape (forma del corpo, in italiano).

Capire i propri connotati e peculiarità può essere un ottimo modo per puntare sui punti di forza, smorzando quelli che piacciono meno.
Come i fianchi, in questo caso.

Sono cinque le principali bodyshape codificate: clessidra, triangolo, triangolo invertito, ovale e rettangolo.
La seconda, ovvero del triangolo, è quella in cui si nota in maggior misura il divario tra parte superiore del corpo (che appare più minuta) e parte inferiore (che appare più pronunciata) e sono proprio le persone caratterizzate da questa conformazione a desiderare di dimagrire i fianchi per apparire più proporzionate.

Scegliere uno stile e dei capi di abbigliamento valorizzanti sono assolutamente d’aiuto, creando a livello visivo una figura più slanciata e dando più sicurezza e serenità alla persona.

Ecco quindi, alcuni suggerimenti per vestirsi ed essere i migliori amici del proprio corpo:

• prediligere gonne e pantaloni a vita alta, dai tagli semplici (preferibilmente a palazzo o a zampa)
• fare attenzione al proprio baricentro (se alto, basso o centrato)
• sì ai colori alti nella parte superiore e ai colori scuri nella parte inferiore
• sì a volumi più ampi nella parte superiore (con lavorazioni, rouches, volant, incroci anteriori)
• sì agli abiti midi ben costruiti, magari a portafoglio
• no a righe orizzontali nella parte inferiore, sì su quella superiore

Accanto ai metodi su come dimagrire concretamente i fianchi, esiste però anche una serie di “specchietti per le allodole” per convincere il consumatore più ingenuo e soprattutto disposto a tutto.

Da anni il marketing propone tisane, creme, pantaloncini, fasce e tanto altro per ridurre i centimetri ritenuti di troppo sulle gambe.
In realtà questi escamotage non aiutano né a diminuire l’adipe né a “bruciare i grassi”.
Sciogliere il grasso o drenare i liquidi con un prodotto esterno, infatti, è impossibile.
I prodotti possono agire in via temporanea, ma occorre affidarsi a trattamenti mirati e ben analizzati.

Dimagrire i fianchi è tendenzialmente una prerogativa femminile, in quanto la conformazione fisica della donna generalmente è più stretta in vita e più larga nella zona del seno e nell’anca; non a caso il busto, la vita e i fianchi vengono chiamati punti di curvatura.

Quelli che spesso vengono definiti “inestetismi” o “patologie” (come nel caso della cellulite) sono in realtà condizioni multifattoriali dovuti all’assetto sottocutaneo (ben diverso da quello maschile).

Ecco perché è utile approfondire le reali ragioni della propria fisicità e capire cosa accade all’interno dell’organismo (a livello linfatico e vascolare).
Ad esempio se i fianchi sporgenti sono dovuti a un accumulo di grasso o se si tratta di pelle “in eccesso”. Per questo esistono analisi specifiche, che è bene valutare.